Time To Mind
“L’innalzamento della qualità dei processi di apprendimento e la riduzione del Time to Mind è quindi un elemento strategico non solo per le nostre imprese ma, più in generale, per lo sviluppo dell’umanità, come la recente pandemia ci ha così tragicamente ricordato”.
Paolo Iacci, dalla Prefazione
Nella nostra società basata sulle competenze si assiste ad una continua obsolescenza delle risorse intangibili derivante dalle incessanti innovazioni scientifiche, tecnologiche, di mercato e dalla crescente turbolenza e imprevedibilità nella quale è immerso ogni genere di organizzazione e ogni tipo di professionalità. Per vincere questa pressione occorre ridurre i tempi necessari per seguire tempestivamente le evoluzioni delle competenze sia tecniche che comportamentali. La sfida sta nel riuscire a concentrare gli investimenti, oltre che nelle hard skills, anche, e soprattutto, nelle soft skills, le “ruote motrici del knowhow”.
Il libro rappresenta una guida rigorosa e di concreta applicabilità per rendere l’apprendimento individuale e collettivo maggiormente rapido ed efficace, offrendo spunti di riflessione per affrontare la contrapposizione tra intelligenza artificiale e competenza umana.
Vengono proposti agili strumenti per definire:
- le modalità più efficaci per individuare, definire, descrivere ed impiegare le conoscenze fondamentali (hard skills) per svolgere qualsiasi attività;
- le modalità più efficaci per definire i comportamenti fondamentali (soft skills) in modo chiaro e riscontrabile e per poterli valutare ed autovalutare anche tramite originali assessment a distanza;
- l’applicazione del Time to Mind sia per le hard skills, sia per incrementare le soft skills facendo ricorso all’autoformazione e all’autocoching.
I vari temi svolti sono supportati da rigorosi riferimenti scientifici che ne fanno un’opera insostituibile per manager, professionisti e studiosi. Il libro stesso rappresenta il primo esempio concreto di Time to Mind.
Prefazione di Paolo Iacci
Introduzione: Intelligenza artificiale o competenza professionale?
Capitolo 1. Dal knowledge management alla gestione delle competenze aziendali
1.1 Gestione della conoscenza aziendale e capitale umano
1.2 Conoscenza aziendale e competenza distintiva
1.3 Le conoscenze aziendali: origini storiche e configurazioni attuali
1.4 L’economia della conoscenza .
1.5 Il valore professionale
1.6 Il valore della conoscenza L’integrazione tra conoscenze esplicite e conoscenze implicite
1.7 Dal “time to market” al “time to mind”
1.9 Perché il “Time to Mind”
Capitolo 2. Dall’economia dei prodotti all’economia della competenza: la competenza distintiva d’impresa e il suo presidio in termini di competenze professionali
2.1 Competenza e rischio d’impresa
2.2 Dalla competenza individuale alla competenza collettiva
2.3 La nuova figura di “knowledge worker”
2.4 Le competenze individuali a sostegno della competenza disintiva
2.5 La gestione strategica delle competenze individuali
Capitolo 3. La rivalutazione della Job description e la individuazione e descrizione delle competenze professionali
3.1 Dalle finalità d’impresa ai presidi organizzativi
3.2 La posizione organizzativa e i requisiti richiesti
3.3 Manuale operativo per la descrizione sintetica e dinamica delle Job desciption
3.4 Come realizzare il processo di raccolta autonoma e dinamica delle Job descriptio
3.5 Dalle Job description alle competenze professionali
Capitolo 4. Il primo cardine della competenza professionale: le conoscenze e la loro misurazione
4.1 L’origine storica delle conoscenze aziendali
4.2 La dinamica delle conoscenze aziendali
4.3 La rappresentazione delle conoscenze aziendali
4.4 La descrizione delle conoscenze aziendali
4.5 Gli ostacoli alla definizione e descrizione delle conoscenze
4.6 Il patrimonio delle conoscenze aziendali
4.7 Come rilevare e descrivere le conoscenze aziendali
4.8 L’impiego delle conoscenze aziendali
4.9 La rappresentazione sistematica del livello di profondità delle conoscenze
4.10 Modalità per supportare la definizione dei livelli di conoscenza attribuiti alle posizioni organizzative
4.11 La verifica del livello di possesso delle conoscenze
4.12 Riepilogo sulle conoscenze.
Capitolo 5. Il secondo cardine della competenza professionale: le capacità e la loro verifica
5.1 Le capacità: risorse mentali per ottenere risultati
5.2 Dove traggono origine le capacità e come possono essere descritte e raggruppate
5.3 Come descrivere le capacità
5.4 Una raccolta delle capacità chiave: come descrivere le capacità
5.5 Come superare la confusione nella definizione delle capacità
5.6 Come costruire i profili professionali relativi alle capacità
5.7 Come rilevare il livello di espressione delle capacità: la metodologia di Assessment
5.8 Dalla metodologia di Assessment ai Questionari comportamentali
Capitolo 6. Apprendimento e sviluppo delle abilità, conoscenze e capacità
6.1 Riepilogo sui processi di apprendimento
6.2 L’apprendimento delle abilità
6.3 L’apprendimento delle conoscenze
6.4 L’apprendimento delle capacità
6.5 L’apprendimento delle competenze e la socializzazione
Capitolo 7. L’applicazione del Time to Mind per le conoscenze e per le capacità
a) Premessa generale
7.1 Efficacia e tempi di apprendimento
7.2 Criteri, metodi e accorgimenti per ottimizzare l’apprendimento
7.3 Modalità, contenuti e leve di apprendimento
b) Per le conoscenze
7.4 Acquisire e approfondire le conoscenze
7.5 Le trappole della conoscenza
7.6 La neuroscienza dell’apprendimento
c) Per le capacità
7.7 Le leve per l’incremento dell’espressione delle capacità
7.8 Esempi di formazione innovativa per lo sviluppo delle capacità
7.9 I piani di autoformazione per lo sviluppo delle capacità
7.10 L’autocoaching: dallo sport al management
Capitolo 8. Come gestire collegialmente le competenze individuali: la “learning organization” in azione
8.1 L’organizzazione intelligente
8.2 L’organizzazione ottusa
8.3 Elogio dell’errore
8.4 L’organizzazione che apprende
8.5 Le caratteristiche dell’organizzazione che apprende
Bibliografia e Sitografia